Edificio a est del foro

Poco a est del complesso monumentale del foro, lungo la strada che conduce verso l’estremità orientale del promontorio norense, sorge un edificio oggetto di recenti scavi da parte dell’Università di Padova, esteso su una superficie di circa 200 mq. Il complesso si data ad età imperiale romana e aveva sia una funzione abitativa che una funzione commerciale. Una profonda ristrutturazione è ben datata tra il 282 e il 283 d.C., quando, al di sotto della pavimentazione di un corridoio, fu deposto a scopo rituale un tesoretto di 49 monete di bronzo. Le pareti dell’edificio erano completamente affrescate, così come i soffitti: le ricche decorazioni indicano come il proprietario dell’edificio fosse particolarmente abbiente.

L’ambiente con la decorazione pittorica più ricca e meglio conservata è il vano posto nell’angolo nord-orientale dell’edificio (A). Si tratta probabilmente udi na camera da letto (in latino cubiculum) o di una sala di rappresentanza, realizzata con ogni probabilità quando l’edificio fu ristrutturato alla fine del III sec. d.C. I dipinti della parte inferiore delle pareti imitavano rivestimenti marmorei; la porzione mediana delle pareti era decorata da una vivace e raffinata decorazione modulare, mentre alla sommità erano rappresentati dei pavoni affrontati entro un timpano. Anche il controsoffitto, realizzato a doppio spiovente era integralmente dipinto: fasci composti da canne legate assieme erano destinati a garantire l’aderenza della malta.

Il vano nell’angolo sud-orientale (B), sebbene in una prima fase riccamente decorato con affreschi parietali, fu utilizzato nell’ultimo periodo di frequentazione della casa come bottega, in cui veniva lavorato l’osso animale, per poi rivendere i prodotti realizzati. In particolare è certo che vi si producessero spilloni per capelli e aghi per cucire, individuati in grandissima quantità in corso di lavorazione grazie allo scavo archeologico. Le attività commerciali che si svolgevano nell’ambiente sono testimoniate da numerosi graffiti incisi sui muri: l’operaio che lavorava nella bottega ha infatti lasciato traccia di molti calcoli, senz’altro connessi con la materia prima utilizzata o con i prodotti finiti da rivendere.

Fotografie delle strutture archeologiche

Tour virtuale (esterno)

 
 

Tour virtuale (bottega dell'osso)

 
 

Tour virtuale (stanza affrescata)

 
 

Viste ricostruttive