La basilica cristiana si trova nel settore occidentale della penisola, all’inizio della via diretta al porto. L’edificio sorge sul lato rivolto verso mare e si sviluppa perpendicolarmente rispetto alla strada antistante. I resti della struttura, che appare gravemente erosa e in parte sommersa dal mare per circa metà della sua superficie, furono portati in luce da Gennaro Pesce negli anni Cinquanta del secolo scorso, ma il riconoscimento della loro funzione si deve alla lettura planimetrica operata da Giorgio Bejor.
La basilica è orientata ad ovest; una pavimentazione di raccordo con il lastricato della via del porto permise nello stesso tempo di rispettare l’orientamento previsto e di garantire l’accessibilità dalla preesistente sede stradale. Si tratta di un edificio rettangolare di 33 x 22 m, che presentava una fronte scandita da sei colonne o pilastri, dei quali rimangono le basi quadrangolari di sostegno. Percorso un ambiente trasversale porticato (nartece; A), si entra nell’aula di culto suddivisa in tre navate (B, C, D) comunicanti tra loro mediante una serie di aperture ad arco ricavate nei muri divisori; la navata centrale (C) si conclude con un’abside semicircolare (E) e probabilmente si sviluppava in alzato per un’altezza maggiore rispetto a quelle laterali. L’accesso alle tre navate dal porticato avveniva attraverso altrettante soglie in andesite, una delle quali tuttora conservata. L’intero edificio presenta una pavimentazione uniforme, composta da una spessa stesura di cocciopesto. I muri perimetrali appaiono composti da blocchi di riutilizzo, tra i quali rientrano anche alcune “gole egizie” provenienti da un ignoto edificio tardo-ellenistico. Accanto alla basilica, lungo il lato nord, si trovano le fondazioni di una struttura circolare, la cui funzione è ancora incerta (un battistero?).
La costruzione della basilica è genericamente datata al V sec. d.C. Nella lunga storia dello sviluppo urbano di Nora, la posizione decentrata di questo edificio, unitamente alla collocazione suburbana del nascente polo cultuale di Sant’Efisio, sembra denotare la tendenza a un deciso spostamento della vita religiosa verso spazi situati ai margini dell’antico centro monumentale gravitante sul foro.
Per saperne di più
- Bejor G., Romanizzazione ed evoluzione dello spazio urbano in una città punica: il caso di Nora, in L’Africa romana, X, Atti del Convegno (Oristano, 11-13 dicembre 1992), a cura di A. Mastino, P. Ruggeri, Sassari 1994, pp. 843-856.
- Bejor G., Una basilica a Nora, in Atti del I Congresso nazionale di Archeologia medievale (Pisa, 29-31 maggio 1997), a cura di S. Gelichi, Firenze 1997, pp. 251-253.
- Spanu P.G., La Sardegna bizantina tra VI e VII secolo, Oristano 1998, pp. 43-44.
- Bejor G., La basilica presso le grandi terme, in Ricerche su Nora – I (anni 1990-1998), a cura di C. Tronchetti, Cagliari 2000, pp. 173-176.