L’insediamento emporico di carattere provvisorio lasciò il posto a un articolato quartiere di magazzini e di abitazioni, servito da un asse stradale rettilineo, che venne evidentemente progettato secondo criteri di funzionalità e di modularità propri di una pianificazione urbanistica evoluta. Nello stesso periodo la città, il cui porto divenne centro di importanti rotte commerciali, conobbe un sensibile sviluppo della propria dotazione monumentale, con la costruzione di un tempio nelle vicinanze dei magazzini stessi e di altre aree sacre in corrispondenza delle tre principali alture della penisola: il cosiddetto “Tempio di Tanit”, l’area sacra del Coltellazzo e quella di Sa Punta ’e su Coloru (sulla quale sarebbe poi sorto il Santuario di Esculapio, luogo di rinvenimento di alcune interessanti statue in terracotta raffiguranti devoti della divinità salutare). Nel corso del tempo l’abitato andò estendendosi verso ovest, con il progressivo sviluppo di nuovi quartieri abitativi e artigianali in direzione dell’antica insenatura portuale, oggi in parte occupata dalla peschiera alle spalle della penisola di Is Fradis Minoris.
Il contemporaneo sviluppo delle necropoli a camera nell’area dell’istmo e del tophet nel settore suburbano, ma anche l’utilizzo intensivo delle cave della vicina penisola di Is Fradis Minoris, confermano l’importanza assunta da Nora in età punica sino alle battute iniziali della dominazione romana.